Gruppo Vulkan

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TRIESTE > PRAGA dal 28/05 al 02/06

Il Gruppo Vulkan MTB della Società Alpina delle Giulie del Cai di Trieste, da sempre pervaso da uno spirito marinaresco, tipico della nostra città, da anni percorre rotte europee nel tentativo di mettere in comunicazione Trieste con varie località e realtà che l’hanno accomunata nel corso della storia. Ricordiamo così la Trieste-Zara, grande attraversata per gli sterrati del Velebit e la Trieste-Vienna, tanto per citarne alcune. Quest’anno si è deciso di fare rotta su Praga, località raggiunta dopo 6 tappe.......segue >>

   

 
           

Gita di due giorni in Gorski Kotar

Vagabund (Croazia)

CARI VULKAN E NON SOLO
finalmente, dopo una lunga assenza, almeno per me , siamo ritornati in Gorski Kotar ( sud ) in zona Fuzine / Mrkopali e precisamente al rifugio Vagabund.
Giro misto bici più ascesa a piedi al Visevica , Zagradski Vrh e , stamattina , alla Bijelosasica, niente mal , devo dir !
Tempo speciale , piatti speciali e bele gambe.

Partecipanti : riki , fox, Sara, athos, glavu , roberta , dusty e flavia.

Ricomincia così la saga del gorski kotar.

         
 
               
 
     
       
       
         
     
           
 

 

26/27 Agosto , Scala Reale (Trieste) > Monte Magart (Slovenija)
OPERAZIONE ORCOTRON - MISSIONE COMPIUTA !!!!!

Con partenza alle ore 06.00 dalla Scala Reale posta sul bacino antistante
Piazza Unità d'Italia a Trieste, tre Vulkan (Caio Stori, Franz Zompicchiatti
ed Andrea Visentin) accompagnati da Riki (fino a Cormons) e Daniele
Fontanot
(www.mathitech.it) assieme a Claudio Donà in sella ad un tandem fino a
Cividale, hanno portato a termine l'operazione coprendo l'intero percorso
in 10 ore ca. (soste comprese). Il percorso, interamente su asfalto e con
partenza appunto da Trieste, si è sviluppato attraverso Monfalcone,
Gradisca, Cormons, Cividale, Passo della Stupizza, Kobarid, Bovec, Log Pod
Mangrtom, concluso dopo 145 Km. a quota 1906 mt. del Rifugio del M.te
Mangart in Slovenija.
Accompagnati da un tempo ideale (giornata soleggiata ed aria rinfrescata dal
temporale della notte precedente) si è percorso il primo tratto da Trieste a
Bovec (ca. 450 m.s.l.m.)
con buona gamba e velocità media attorno ai 25 Km/h e pendenze medie fino ad
un massimo dell'1%. Due brevi soste a Cormons e Kobarid, più lunga a Log Pod
Mangrtom (dopo ca. 130 Km. e 750 mt. ca. di dislivello superati) , prima del
tratto finale di strada fino al rifugio , con prime e consistenti avvisaglie
di stanchezza muscolare (gambe dure per Andrea) che arranca, mentre Caio
avanza in salita danzando sui pedali, e Franz inesorabile lo segue a breve
distanza. Sulla rampa finale , che staccandosi dalla strada principale per il
Predil porta al rifugio del M.te Mangart , (ca. 9,0 Km. di salita durissima)
visto il diverso ritmo dei tre , il freddo e la pioggia leggera ma insistente
si concorda che ognuno salga con il proprio ritmo fino al rifugio per
evitare inutili raffreddamenti in caso di attese prolungate e rimanendo in
contatto telefonico in caso di necessità. Caio e Franz partono, il primo lo
rivedrò in rifugio davanti ad una minestrone fumante , mentre Franz lo
intravedo a circa metà salita con difficoltà di pedalata - ERA IN PREDA AD
UNA CRISI NERA DI FAME. Non faccio tempo a togliere dallo zaino una barretta
energetica che è gia sbranata (e giuro di non aver visto la fine che fatto
la confezione) poi dopo qualche centinaio di metri pedalati assieme sotto la
pioggia ed il freddo ecco sbucare da dietro le spalle la provvidenza per
Franz , la vettura di Glavu e Roberta che con incredibile puntualità salivano
al rifugio , con tra le altre cose , panini, bibite, etc. una vera e propria
manna per Franz che ha così potuto rifocillarsi. Lo lascio banchettare e
proseguo. La salita non sembra finire mai , le rampe tra i tornanti (14)
salgono inesorabilmente e si riesce a recuperare fiato solo in alcune delle
(5) gallerie. Comincio a contare a ritroso sia le une che le altre per non
pensare alla fatica , mentre la strada continua a salire togliendo sempre piu'
il fiato , il ritmo cala , ma non è finità quì il terrificante deve ancora
arrivare. Ca. 250 mt. dopo l'uscita della 5 galleria si stacca la rampa
finale che con il suo bel 22% porta al rifugio. BESTIALE !!! - LE GAMBE
URLANO PIETA' MA ALL'URLO "VULKAN" aggredisco questi ultimi 250 mt. di rampa
che paiono non finire mai e poi stramazzo sfinito sul tavolo all'interno del
rifugio.
Dopo ca. un 10 minuti arriva anche Franz ed assieme a Caio finalmente
festeggiamo l'impresa. PAZZESCO !! UN' IMPRESA straordinariamente bella e
gratificante , con due compagni d'avventura eccezzionali.
Veniamo ora ai meri dati di percorrenza:
145 Km., 8 ore e 15 minuti di effettiva percorrenza in bici , 2000 mt. di
dislivello superati di cui gli ultimi 1250 ca. da Log Pod Mangrtom al
Rifugio del M.te Mangart su 25 km. con pendenze oscillanti dal 5% al 22%,
sotto una pioggia leggera, che tra nuvole basse e freddo ci ha scortati fino
al rifugio. Velocità media da Trieste a Bovec mantenuta sui 25 Km/h. ,
complessiva di 17,5 Km/h. Il tratto finale di salita, che staccandosi dalla
strada principale per il Predil porta al rifugio del M.te Mangart è stato
portato a termine in 1 ora e 45 minuti (TERRIFICANTE ! ma se portato a
totale compimento straordinariamente GRATIFICANTE).
Il raggiungimento della vetta del Monte Mangart , vista l'ora tarda la
stanchezza ed il tempo inclemente , viene spostata al giorno dopo. Alla sera
ci raggiungono in rifugio, oltre a Glavu e Roberta anche Giovànni , Tiziana e Paolo . Il giorno
seguente, domenica 27 agosto sono in vetta tutte le
persone citate tranne il sottoscritto per dolori vari non smaltiti durante
la notte.

Ciao

Andrea Visentin

 

Relazione di Caio :
Il VULKAN ha colpito ancora
Sabato 26 , partenza alle ore 06.00am dal molo Audace a cavallo delle nostre fide MATHITECH !
Obbiettivo : Il rifugio Sloveno sotto la cima del monte Mangart con un dislivello totale di 1900 m. di cui 1600 solo negli ultimi 30 km.
I RAIDERS ON THE STORM (pioggia quasi continua da Bovec in poi ) erano :
Franz e Caio già avezzi a questo genere di gite , e Andrea alla sua prima esperienza di questo tipo. Alla partenza da Trieste e fino a Cividale, siamo stati accompagnati a colpi di pedale nientepopodimeno che da “ Capitan Riki “ che inforcava la mitica Bolsevik 2005 da strada e da Daniele Mathitech con l’amico Claudio a bordo di un bellissimo tandem.
Lungo la strada la folla entusiasta acclamava al nostro passaggio al grido di : “ VULKAN , VULKAN ! “
Sabato sera , al rifugio , ci raggiungevano in automobile Glavu e Roberta , Paolo Maciste , Giovanni “ senza fondo ” e la sua morosa Tiziana con i nostri bagagli.
Cena a base di pasta , strucoli e una Portaerei di birra , il tutto condito dalla nostra soddisfazione e allegria. A seguire una notte fredda e disturbata dai “ ruggiti intestinali ” di noi tutti.
Domenica 27: sveglia con comodo e salita per alcuni alla vetta del M.te Mangart ( m.2670) lungo la ferrata slovena. Il tempo non era dei migliori, piovigginava e la nebbia ci precludeva qualsiasi visuale , ma la volontà di completare il nostro progetto da 0 m. sul livello del mare a 2700 m. della cima è stata vincente!
Qualche leggera difficoltà di orientamento per Caio e Franz sulla via del ritorno a causa della nebbia, ma poi tutto è filato liscio.
Un MEGAGRAZIE a tutti , ma soprattutto a Glavu, Roberta, Giovanni e Tiziana per il loro insostituibile aiuto logistico.
Alla prossima “VULKAN” , sempre più in alto !!!
Vostro Caio Bike
N.B. una nota a parte per Andrea Visentin che , grazie alla sua volontà , ha superato se stesso !

                          


               

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