DESCRIZIONE PERCORSO:
Partenza dal piazzale della vecchia stazione di S.Antonio
/ Moccò sulla pista ciclabile G. Cottur.
Si oltrepassa Draga S. Elia e poco oltre il casello (subito dopo il ponte) si svolta a sinistra
per il sentiero 17 che si segue fino alla chiesetta di Pese. Qui si prende
la sterrata a sinistra, che presenta un tratto in salita e poi discende
fino ad incontrare una strada forestale e si svolta a destra. La si segue fino ad immettersi
sulla strada forestale che scende dal Cocusso e la si percorre fino al
piazzale (quello dell’agriturismo per intendersi) e poi lungo
gli sterrati sotto il Concusso oltrepassando l’Osservatorio Astronomico
fino ad incontrare il sentiero 3. Si oltrepassa la strada provinciale che da Basovizza va a Lipiza e si segue sempre il sentiero 3 dentro il circuito di Basovizza
(tralasciando solo il tratto
tecnico che passa per la dolina) e prendendo il bivio a sinistra dove il 3
continuerebbe invece a destra (ora senterio Ressel). Si spunta sulla strada bianca Basovizza/Sezana, qui si svolta destra e, dopo pochi metri, si svolta
subito a sinistra per il sentiero del Monte Gaia (su questo sentiero al primo bivio bisogna andare a sinistra, al secondo
bivio a destra). Appena si ritrova
il sentiero 3 lo si percorre, passando per M.te Franco e M.te dei Pini, fino ad incontrare la strada sterrata che porta al confine agricolo di Trebiciano.
Qui si svolta a sinistra e all’altezza della casa della società
Adriatica di Speleologia si gira a destra e poi a sinistra fino ad incontrare
l’oleodotto che si segue fino a poco prima della statale di Fernetti. Qui si gira a sinistra e passando sotto la statale e l'autostrada si giunge alla vecchia strada di collegamento ormai dismessa Opicina-Sesana dove sarà situato il punto di risotoro.
Si prosegue quindi diritti imboccando una carrareccia che porta nei pressi della foiba di Opicina. Qui giriamo a destra riportandoci verso la stazione di pompaggio dell'oleodotto e verso i due sottopassaggi della ferrovia. Dopo il secondo si prende
la carrareccia nel bosco, si gira subito a destra su una carrareccia secondaria che si percorre fino ad incontrare un'altra carrareccia più evidente (proveniente da Fernetti) che si imbocca girando a sinistra. Poco dopo ci si ricongiunge con il sentiero 43 che si prende girando a destra.
Si segue il sentiero 43, attraversando la strada asfaltata Fernetti-Zolla, in direzione del Monte Orsario. Si segue questo sentiero fino a quando si incontra il sentiero n. 3 che scende dal Monte Orsario e lo si imbocca girando a sinistra.
Si segue il 3 per pochi metri e poi si svolta a destra verso la strada sterrata che porta alle cave di pietra e che poi si ricongiunge nuovamente con il sentiero 3 passando tra le case ed arrivando all'attraversamento dell'asfaltata che porta al confine di Morupino (alle spalle del ristorante Furlan).
Si segue il 3 quasi fino al confine con la Slovenia, con una curva a sinistra molto secca ci si riporta in salita in direzione della strada Monrupino-Rupingrande per poi girare a destra al primo incrocio e si percorre la carraia per circa duecento metri e con una "S" sinistra-destra ci si immette in un sentiero che corre parallelo alla strada sterrata, fino ad incontrare nuovamente il sentiero 3 che si segue andando a sinistra. Lo si percorre fino ad oltrepassare il col dell’Anitra.
A questo punto si abbandona il sentiero 3 per proseguire a sinistra lungo una sterrata che porta
al piazzale dove arriva l’asfaltata da Rupingrande. Si gira
a destra per percorrere il sentiero 24 fino all’incrocio con il
sentiero 5 che seguiremo fino in vetta.
Il percorso sarà segnalato con frecce di colore arancione o giallo, gli incroci con strade asfaltate
saranno presidiati.
Si ricorda che si pedala sotto la propria responsabilita' ed è obbligatorio l'utilizzo del casco.
Si raccomanda la stretta osservanza del codice della strada
negli attraversamenti delle strade provinciali e statali.
Atteggiamenti antisportivi
(compreso l’abbandono di carte, involucri di merendine o
bibite energetiche e quant’altro lungo il percorso) porteranno
all’esclusione dalla classifica.
Prestare attenzione ad eventuali pedoni che potrebbero essere presenti sui sentieri percorsi!